Aggius
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Bortigiadas
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Calangianus
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Luras
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Luogosanto
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Nuchis
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Olbia
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Tempio
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Chiese campestri
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Basilica-santuario della Natività di Maria
La basilica santuario della Vergine di Luogosanto, collocata al
centro del paese, presenta una facciata in granito su due livelli separati da una cornice. La parte bassa è tripartita da lesene
con, su ciascuno specchio, un portale dotato di lunetta di scarico cuspidata, sormontate rispettivamente da
oculi sui lati e una lunetta centinata al centro. La zona alta è caratterizzata al centro da una parte a tempietto con tetto
a capanna e fianchi segnati da lesene con al centro un rosoncino murato, mentre sui lati da salienti con specchi
decorati da volute. I fianchi sono segnati da stretti contrafforti, mentre sul retro, accanto al presbiterio,
trova posto il campanile a canna quadrata.
L'interno è a tre navate separate da pilastri e coperte con volte a vela poggianti su archi che le dividono in quattro
campate. In fondo si trova il presbiterio quadrangolare coperto da una volta a crocera e chiuso in fondo da un'abside
emiciclica. Interamente affrescata con decori fitomorfi e rosoni sulle volte, presenta nelle pareti affreschi
raffiguranti la vita della Vergine e i santi Nicola e Trano, realizzati nel secondo dopoguerra. L'altare maggiore
è il stucchi policromi con al centro la nicchia che contiene il prezioso simulacro della Madonna Bambina, oggetto di
particolare devozione da parte dei fedeli.
Secondo la leggenda, ripresa dal cosiddetto condaghe di Luogosanto, la basilica venne eretta come cappella annessa
ad un cenobio francescano nel 1218, il primo dell'isola, da due frati, ai quali, in Terra Santa, apparve la Madonna, che
gli ordinò di recarsi presso il Capo Soprano (la Gallura) della Sardegna, dovre avrebbero trovato le reliquie dei
Santi eremiti Nicola e Trano, vissuti attorno al 300, e dovre avrebbero dovuto costruire una chiesa dedicata alla Vergine.
Sul luogo i francescani stabilirono una prima residenza, rimasta in funzione fino al 1450, quando furono costretti a spostarsi a
Fonni per una epidemia. La chiesa fu elevata a basilica da Onorio III nel 1227, per mezzo del cardinale
legato Giovanni di Avignone, accordandole anche il privilegio della porta santa, che viene aperta ogni sette anni, l'8 di
settembre.
L'antica basilica subì pesanti rimaneggiamenti nel 1912, quando fu abbattuto il portico antistante, dove trovava posto
l'altare che si utilizzava per la festa, e aggiunta al suo posto una campata in più verso il sagrato; abbattuto il campanile
che si trovava sul lato destro della facciata che fu ricostruito sul retro accando all'abside.
Risorse collegate
142. Visita del 06.06.1763
143. Visita del 06.06.1763, sagrestia
144. Amministrazione delle cresime e rivenimento del condaghe di fondazione della Basilica, 08.06.1763
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Natività di Maria
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SS. Nicola e Pancrazio
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S. Giuseppe
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