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Santuario dei SS. Cosma e Damiano


Il santuario dei SS. Cosma e Damiano di Nuchis presenta una semplice facciata con tetto a capanna sormontato da un campanile a vela, portale architravato e finestra quadrata. L'interno è a navata unica divisa in quattro campate da archi diaframma ogivali reggenti una volta ugualmente a ogiva, chiusa nel fondo da un presbiterio rettangolare voltato a botte al quale si accede mediante un arco a tutto sesto. Dietro l'altare in stucco si accede ad una sagrestia ricavata nell'abside emiciclica. Sui lati si aprono strette monofore centinate a sesto acuto, mentre la prima campata è occupata da una cantoria retta da tre arcate con quelle laterali balaustrate e decorate con trafori neogotici.
Il santuario venne edificato - secondo la tradizione - dal bandito di origine corsa Giovanni Decandia tra il 1528 e il 1529, in segno di gratitudine per essere stato guarito dalla peste. In effetti gli archi a sesto acuto interni lasciano supporre che la fabbrica sia databile alla prima metà del XVI secolo, vista la similitudine nelle soluzioni strutturali che presenta col S. Giorgio di Perfugas. Un importante restauro lo subì nel 1835, anche se non conosciamo in cosa siano consistite le opere; al 1871 risale invece l'abside adibita a sagrestia, realizzata da Gio Agostino Meloni e al 1889 la copertura delle volte. Nel 1883 venne acquistata la balaustra marmorea, nel 1900 le due statue dei santi titolari sistemate sull'altare, mentre nel 1943 il pittore Carlo Armanni realizzò gli affreschi che coprono per intero le pareti e la volta.


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Scarica il file in PdF44. Visita del 29.11.1745

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