Il toponimo deriva dal latino Locus Santus. Frequentata durante
il periodo romano,nel medioevo si aggregò attorno alle chiese della Natività di Maria, S. Nicola e S. Quirico.
Apparteneva alla curatoria di Montànea o Montàngia del Regno di Gallura, del quale potrebbe essere stata la capitale,
vista la presenza nei dintorni dei castelli di Balaiana, ma soprattutto di Baldu, fatto edificare da Ubaldo Visconti.
Cessato il Regno di Gallura nel 1288,
Luogosanto entrò a far parte dei territori d'ultramare della Repubblica di Pisa.
Nel 1324 entrò a far parte di fatto del Regno di Sardegna, nel 1330 il centro con l'ex curatoria vennero conquistati dal
governatore generale del Regno, Raimondo de Cardona, al quale vennero infeudati l'anno successivo. Morto Cardona nel 1337,
per i debiti contratti dal padre, le figlie resero il feudo alla Corona, che nel 1338 lo concesse a Raimondo de Senesterra.
Durante la prima guerra tra Regno di Sardegna e Regno d'Arborea il paese fu devastato rimanendo spopolato dal 1358. Raimondo de
Senesterra mantenne tuttavia il feudo fino al 1365, quando durante la seconda guerra tra i due stati, il territorio venne
invaso dalle truppe arborensi, assumendo istituzioni giudicali. Tornata nel 1420 a far parte del Regno di Sardegna, restò
praticamente deserta fino al XVIII secolo, pur essendo il santuario basilica meta di pellegrinaggi da tutta la Gallura.
L'odierno abitato fu ripopolato a partire dalla fine del XIX secolo con abitanti giunti dai vicini stazzi. Divenne comune
autonomo nel 1947, prendendo una vasta area del Comune di Tempio.
Risorse collegate
14. Caduti della Prima Guerra Mondiale di Luogosanto
Provincia di Olbia-Tempio
Regione Autonoma della Sardegna
Istituto di Studi, Ricerche e Formazione Giulio Cossu