L’abitato di Luras – toponimo derivato dal latino laurus, alloro –
fu frequentato in età romana e durante il medioevo si aggregò attorno all’antica parrocchiale di San Giacomo,
quindi successivamente alla “nuova” dedicata alla Vergine del Rosario.
In età medievale faceva parte della curatoria di Gemini
del Regno di Gallura fino al 1288, quando passò all’amministrazione del Comune di Pisa.
Nel 1324 fu annessa al Regno di Sardegna,
anche se la sua conquista da parte di Raimondo de Cardona avvenne solo nel 1330, anno in cui fu concessa
in feudo a Guglielmo Pujalt. Nel 1347 il feudo passò a Giovanni d’Arborea, il quale essendo stato
imprigionato l’anno successivo dal fratello Mariano IV, lo passò alla moglie Sibilla di Montcada.
Durante la seconda guerra tra Regno di Sardegna e Regno di Arborea il centro fu occupato da
quest’ultimo nel 1365 fino al 1420, quando tornò a far parte del Regno di Sardegna.
Riconosciuto in eredità ai Carròs, fu unito al grande feudo di Fundimonte e per effetto del matrimonio
tra Beatrice Carròs con Pietro Maza de Liçana, passò a quest’ultimo nel 1479.
Dopo una contesa familiare passò nel 1571 ai Portugal e nel 1630 – in seguito al matrimonio tra
l’ultima erede Giovanna e Rodrigo de Silva, principe di Melito – il feudo fu unito a quello di Orani;
situazione che rimase invariata fino al 1843.
Risorse collegate
Laureati a Luras (1788-1944)
Provincia di Olbia-Tempio
Regione Autonoma della Sardegna
Istituto di Studi, Ricerche e Formazione Giulio Cossu