Localmente detto Monte, il toponimo deriva dal sostantivo latino mons, montis con significato di monte, montagna. Il suo territorio fu frequentato fin dall'epoca nuragica e romana. In periodo altomedievale la zona fu
caratterizzata dalla presenza di numerosi nuclei insediativi sparsi. Il centro medievale - attestato solo dal XIV secolo, anche se sorto forse tra
XI e XII secolo - appartenne alla curatoria di Monteacuto del Regno di Torres. Terminato lo stato giudicale nel 1272, fu conteso per la sua posizione
strategica tra Logudoro e Gallura, tra i Doria, gli Arborea e i Pisani. Nel 1324 il centro entrò a far parte del Regno di Sardegna, essendo infeudato
nel 1339 da re Pietro il Cerimonioso a Giovanni d'Arborea. Fu successivamente inglobato nel Regno d'Arborea e dal XIV secolo cominciò a gravitare
attorno all'area gallurese, in particolare verso Terranova (attuale Olbia). Nel 1412 le rendite della villa furono concesse dal re arborense
Guglielmo di Narbona-Bas a Pietro de Feno.
Nel 1420, terminato il Regno di Arborea, il villaggio passò definitivamente al Regno di Sardegna e nuovamente infeudato al de Feno, che la cedette -
in mancanza d'eredi - a Bernardo Sellent. Donazione revocata poco dopo per la nascita di un inaspettato erede che la vendette a Giovanni Manca. Dopo
la morte di de Feno insorse una lite giudiziaria tra l'arcivescovo di Sassari - curatore dell'erede - e Manca, conclusasi nel 1437 attraverso la
decisione del viceré in favore di quest'ultimo. Estinta la discendenza maschile dei Manca il paese passò a Erilla Manca, che nel 1566 lo vendette
ai Ravaneda, che a loro volta - nel 1609 - lo vendettero a Francesco dell'Arca. nel 1835, estinta la famiglia, fu considerato devoluto al Regio
Fisco, che lo amministrò fino alla fine del regime feudale. Nel 1848 fu inserito nel mandamento di Oschiri e nella provincia di Ozieri. Nel 1963
dal suo territorio venne staccata una zona aggregata a Telti, comune fondato in quello stesso anno.
Risorse collegate
16. Caduti della Prima Guerra Mondiale di Monti
Provincia di Olbia-Tempio
Regione Autonoma della Sardegna
Istituto di Studi, Ricerche e Formazione Giulio Cossu