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Tempio
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Chiese campestri
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Parrocchiale di S. Giusta
Il prospetto principale della parrocchiale si S. Giusta è in granito a
vista, chiuso in alto da un timpano a doppio inlfesso, portale con lunetta recante un bassorilievo
ceramico e finestrone centinato. Sul lato sinistro verso il presbiterio si erge la torre campanaria
dotata di cupolino. L'interno - molto ricco - è a navata unica voltata a botte rinforzata da sottoarchi
che la dividono in cinque campate, su tre delle quali si affacciano altrettante cappelle per parte,
ugualmente voltate a botte. In fondo chiude il presbiterio quadrangolare voltato a botte e rialzato
da una scalea marmorea affiancata da leoni stilofori reggenti una balaustra ugualmente in marmo. Volte
e pareti sono interamente affrescate con scene sacre, opera del pittore milanese Antonio Dovera, mentre
l'altare maggiore e il pulpito - in marmi policromi - sono opera dello scultore Lorenzo Caprino.
Anche se la prima notizia della parrocchiale di S. Giusta è del 1596, quando il pittore Andrea Lusso
realizzò la pala d'altare oggi presso l'attigua chiesa di S. Croce, la fabbrica è certamente più antica.
Notizie documentali si hanno a partire dal 1602 dal registro battezzati, al 1623 risale invece il primo
inventario degli arredi redatto dal vescovo, mentre un intervento di restauro fu eseguito tra il
1686 e il 1687, quando l'attiguo oratorio di S. Croce fu utilizzato come parrocchia. A seguito di
importanti lavori di ampliamento realizzati dal fabricador fra Bonaventura da Ozieri, la
parrocchia fu solennemente consacrata nel 1738 dal vescovo Vico Torellas. Altri lavori sono documentati
nel 1753 e nel 1856, quando il Comune decise alcune riparazioni. Le opere più importanti furono però
eseguite dopo il 1883 quando i Fratelli Clemente di Sassari realizzarono il coro ligneo e dopo il 1894,
soprattutto per interessamento di Padre Bonaventura da Calangianus che incaricò Antonio Dovera di
eseguire gli affreschi e Lorenzo Caprino di realizzare l'altare, la balaustra e il pulpito in marmo.
Al 1923 risale il simulacro della titolare, mentre al 1964-65 l'ampliamento del tempio con l'aggiunta
di una campata verso l'ingresso, il relativo abbattimento della gradinata monumentale antistante,
sostituita con una terrazza, e lo smontaggio degli antari laterali del Seicento.
Risorse collegate
48. Visita del 30.11.1745
49. Visita del 30.11.1745, sagrestia
69. Visita del 04.06.1752
70. Visita del 04.06.1752
94. Visita del 26.06.1756
126. Amministrazione delle cresime, 22.05.1763
127. Visita del 23.05.1763
130. Amministrazione delle comunioni, 24.05.1763
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S. Giusta
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Rosario
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S. Croce
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S. Anna
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