Nel medioevo era detto Santa Reparata e più tardi Lungone. Dal 1862 solo Santa Teresa Gallura. Il porto
di Santa Reparata vanta antiche origini. Furono i mercanti pisani nell'XI secolo a frequentare lo scalo e ad erigervi la chiesa dalla quale il porto
mutua ancora il nome. Ubicato in località Capo Testa, in data imprecisata fu trasferito poco più a sud, nella baia meridionale, a circa quattro
chilometri dall'odierna Santa Teresa.
Appartenne alla curatoria di Montànea o Montàngia del Regno di Gallura, anche se secondo altri alla curatoria di Taras. Il suo territorio, abbandonato
nel XIV secolo per le guerre tra Regno di Arborea e Regno di Sardegna, nel Seicento venne sporadicamente ripopolato da famiglie di pastori, non
censite fino alla metà del XIX secolo.
L'odierno abitato fu fondato sulla sponda occidentale del porto di Longone con decreto regio di Vittorio Emanuele I di Sardegna il 12 agosto 1808,
per abbattere i traffici illeciti nelle acque dello stretto di Bonifacio e per riscattare le terre della zona dall'incuria. Il nome dato dal sovrano
fu quello della santa che portava il nome della sua consorte: Teresa; mentre il piano urbanistico venne stabilito a tavolino e trasmesso al capitano
delle Regie Armate Pietro Francesco Maria Magnon per l'edificazione. L'attuale denominazione di Santa Teresa Gallura venne assunta nel 1862.
Risorse collegate
19. Caduti della Prima Guerra Mondiale di Santa Teresa Gallura
Provincia di Olbia-Tempio
Regione Autonoma della Sardegna
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